L’umanità è in cammino: una questione di buoni piedi e di difficile equilibrio. L’innovazione che fece divergere i primi ominidi dalle altre scimmie e sviluppare l’encefalo fu la postura bipede. Nell’atto del camminare il peso del corpo si sposta da un piede all’altro alla ricerca di stabilità e di equilibrio, un equilibrio dinamico, perché compromesso subito dopo nel passo successivo. La storia dell’uomo è scandita dalle tante strade percorse a piedi, in cui si riconosce dell’essere umano l’attitudine psicologica, culturale, emozionale, sociale, civile e religiosa come dimostrano celebri camminate, comprese quelle di Charlie Chaplin e del primo uomo sulla luna. Come fare a mantenere questo stato, quando i piedi sono racchiusi nelle scarpe, in forme non indispensabili, visto che l’uomo è stato creato a piedi nudi? Questa è stata la prima preoccupazione di Salvatore Ferragamo, calzolaio e artista, ma anche ingegnere della scarpa. Ferragamo dedicò molto tempo a studiare l’anatomia del piede, in modo da capire come funzionasse l’arco plantare. Dall’analisi di questa tematica è nata una mostra , organizzata nel 2014 nel Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, di cui oggi, viene presentato un estratto, che si sviluppa per paradigmi e suggestioni, e documenta come il tema sia vivo nella contemporaneità attraverso interviste a personalità internazionali: da Wanda Ferragamo a Cecil Balmond, Eleonora Abbagnato, Reinhold Messner, Will Self, Philippe Petit, le quali hanno espresso la loro opinione sull’equilibrio, sul piede, sull’azione del camminare in relazione alla loro professione e storia di vita.
A cura di
Museo Ferragamo
Note
La mostra rimarrà aperta fino al 13 Dicembre, con orario 12:00 - 19:00 nei giorni feriali, 11:00 - 19:00 nei giorni festivi, lunedi chiuso.