L'equilibrio dell'ecosistema della Terra è messo a dura prova dalla presenza di rifiuti non biodegradabili, come la plastica. Oggi, almeno per certe tipologie di prodotti, esiste la possibilità di creare le bioplastiche, sostanze derivate da fonti rinnovabili come le biomasse (zuccheri o processi fermentativi) e proprio per questo motivo più facilmente idrolizzabili, cioè scomponibili nei costituenti che le compongono, da parte di agenti biologici come gli enzimi. A seconda della composizione chimica possiamo identificare diversi tipi di bioplastiche con caratteristiche differenti e quindi utilizzate per scopi differenti. Vedremo insieme come si riconoscono le bioplastiche, quali sono le loro caratteristiche e come si producono.....e poi creeremo la nostra bioplastica. Inoltre, attraverso l'utilizzo di enzimi, simuleremo "in provetta" il processo di biodegradazione ad opera dei microrganismi presenti nel suolo e nelle acque e capiremo la sottile differenza di significato dei termini biodegradabile e compostabile, che spesso troviamo scritti ne sacchetti che ci vengono consegnati quando andiamo a fare la spesa.
A cura di
Green Modelling Italia - GMI, Spin Off - UNIGE
In collaborazione con
50 e Più, Anaste Liguria , Unicef Liguria