Sono quasi duemila gli esopianeti scoperti dal 1995 ad oggi. Dai "Giovi caldi" alle "Super Terre", dai "mondi oceano" ai "pianeti fuggitivi", le loro caratteristiche appaiono incredibilmente diversificate. Ma quali e quante caratteristiche deve possedere un esopianeta per permettere lo sviluppo della vita? Se riflettiamo su di esse scopriamo che non solo devono essere presenti contemporaneamente ma che devono anche essere governate da equilibri delicatissimi, sia rispetto a una singola caratteristica che con riferimento alla loro combinazione. Quella più importante, necessaria ma probabilmente non sufficiente, è che il pianeta sia situato a una distanza dalla propria stella dove l'acqua possa persistere allo stato liquido. Tale distanza viene comunemente chiamata "Goldilocks" (riccioli d'oro) con riferimento a una fiaba molto nota nella tradizione anglosassone, in cui la protagonista è una bimba dai capelli dorati e la cui morale può essere sintetizzata nel motto latino "in medio stat virtus". Chissà se equilibri diversi da quelli noti sulla Terra hanno consentito a forme di vita, magari completamente differenti da quelle che conosciamo, di nascere, evolversi e prosperare su qualcuno degli esopianeti oggi conosciuti?
A cura di
Osservatorio Astronomico del Righi
In collaborazione con
Comitato Antikythera per la realizzazione del planetario; Club Cacciatori Castellaccio e Progetto Cassiopea per la didattica e la divulgazione della scienza
Note
I possessori di biglietto Festival potranno assistere alla proiezione del documentario Altri mondi, viaggio alla scoperta dei pianeti extrasolari commentata dagli esperti dell’Osservatorio, con un contributo di 3 Euro. La proiezionie di durata 30 minuti si terrà presso l'Aula del Planetario.