Gli ambienti naturali sono popolati da una miriade di forme di vita legate tra loro in una rete trofica in equilibrio dinamico: grazie all'energia solare, i produttori, come le piante, producono materia organica, di cui si nutrono i consumatori primari (erbivori). A loro volta, questi animali possono essere mangiati dai consumatori secondari (predatori) che a loro volta vengono predati dai consumatori terziari. Infine, tutta la biomassa accumulata in questi livelli può tornare in circolo grazie all'opera dei decompositori, che rendono di nuovo disponibile la materia organica morta. Se uno di questi gruppi ecologici subisce una variazione, aumentando, dimunendo o scomparendo del tutto, ci sono ripercussioni sull'equilibrio dell'intero ecosistema. Questi cambiamenti porteranno la comunità vivente a trovare con il tempo un nuovo equilibrio, che tenderà a tornare alla massima stabilità, capacità nota come "resilienza dell'ecosistema". Ma che succede se le variazioni ambientali sono così massicce da far crollare l'intera rete ecologica, causando il collasso dell'ecosistema? Rifletteremo su questo giocando con un “jenga” gigante (alto quasi 2 metri) in cui la rimozione e l'aggiunta di "mattoni" può far variare la stabilità dell'insieme a ogni turno. Cosa accade in un ambiente naturale se i predatori aumentano? E se diminuiscono le piante? Venite a giocare e lo scroprirete!
A cura di
Associazione Culturale G. Eco
In collaborazione con
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Universitalia , Città del Sole