La prima guerra mondiale ha aperto la tragica stagione del Novecento con guerre sempre più “raffinate” e spregiudicate nell’utilizzo delle acquisizioni tecnologiche. Angelo Guerraggio descrive l’importante ruolo svolto dagli scienziati italiani, intellettuali che intervengono nei 10 mesi del grande dibattito nazionale, dallo scoppio delle ostilità in Europa al maggio 1915, quando anche l’Italia entra in guerra, per orientare le coscienze perlopiù verso la scelta interventista al fianco di Francia e Inghilterra. Il ruolo da loro svolto non si esaurisce comunque con la “guerra delle parole” ma continua, concretamente, sui campi di battaglia. Il libro descrive le principali novità scientifiche e tecnologiche introdotte durante il primo conflitto mondiale. È da questa tragedia collettiva che trae alimento e rinnovata spinta la coscienza etica di quegli scienziati che, dopo aver visto che cos’é una guerra “moderna”, non avranno più esitazioni nell’abbracciare la scelta pacifista.
Biografie
Manuela Arata è Presidente del Festival della Scienza di Genova
Angelo Guerraggio è professore ordinario di Matematica Generale presso il Dipartimento di Economia dellUniversità dellInsubria di Varese. Insegna anche presso lUniversità Bocconi dove dirige il centro di ricerca PRISTEM, da lui fondato nel 1987. In tale veste, è co-direttore della rivista trimestrale Lettera Matematica PRISTEM (giunta al suo 93.esimo numero). I suoi interessi di ricerca riguardano la programmazione non lineare e, in ambito storico, la Matematica italiana dopo lUnità.
In collaborazione con
Raffaello Cortina editore