“Per fare l’albero ci vuole il seme…” così Endrigo cantava Rodari. I semi però nel tempo perdono la capacità di germinare. Una corretta conservazione è quindi di primaria importanza per chiunque abbia a cuore l’agricoltura: produttori di sementi, agricoltori, istituti di ricerca e banche di germoplasma. In generale, l’acqua contenuta nel seme tende a porsi in equilibrio con l’umidità dell’ambiente circostante e lo stesso avviene per la temperatura. Una volta raggiunto lo stato di equilibrio non avvengono più scambi di umidità e/o calore fra semi e ambiente circostante. Attraverso il controllo di temperatura, umidità ed ossigeno ambientali è possibile rallentare l’attività metabolica nel seme ed aumentarne la durata dello stoccaggio, preservandone la qualità. Ciò permette agli agricoltori di assicurare i futuri raccolti, così come ai produttori di sementi e alle banche di germoplasma di garantirne la disponibilità’.
Biografie
Lucio Olivero, agronomo, laureato in Agricoltura Tropicale allUniversità di Agraria di Firenze specializzandosi in agroecologia e usi delle piante da copertura nei sitemi agricoli tradizionali tropicali. Ha svolto attività di ricerca presso il CIRAD di Montpellier e conseguito borse di studio in agroecologia e agricoltura biologica in Tunisia con lIstituto Agronomico Mediterraneo di Bari. Ha lavorato in Italia per una decina di anni nelle produzioni vivaistiche per poi dedicarsi al verde pubblico e sportivo ed alla ricerca ed impiego delle specie erbacee perenni nella stabilizzazione dei pendii. Dal 2009 collabora con lunità tecnica della FAO che si occupa di sementi fornendo supporto tecnico e formazione nei progetti di emergenza e prodigandosi con i colleghi nello sforzo costante di assicurare la qualità delle sementi che la FAO distribuisce in tutte le aree di crisi.
In collaborazione con
FAO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura