L’elio è l’elemento più abbondante dell’universo. Tuttavia venne scoperto solo nel 1868 dall’astronomo francese Pierre Jules César Janssen durante un’eclisse solare. Per trent’anni Janssen cercò di convincere invano i colleghi dell’esistenza di questo elemento, finchè vinse la medaglia d’oro dell’Accademia delle scienze. Mezzo secolo dopo l’elio, più leggero dell’aria ma non infiammabile, veniva usato nei dirigibili, ma è nella sua forma liquida che l’elio mostra tutto il suo fascino. Nel 1908 il fisico olandese Kamerlingh-Onnes riuscì a liquefarlo, a temperature vicine allo zero assoluto. Con l’avvento della meccanica quantistica, da lì a pochi anni, si intuì che quel liquido doveva possedere delle proprietà incredibili, spiegabili solo con la teoria dei quanti. Con le parole del geniale fisico russo Lev Landau, l’elio era “una finestra aperta sul mondo dei quanti”.Insieme al fisico Andrey Verlamov scopriremo le meraviglie dell’elio liquido: la superconduttività, la superfluidità, i vortici quantistici e molti altri fenomeni del mondo dei quanti osservabili nel nostro mondo tramite questa “finestra”.
Biografie
Andrey Varlamov si è laureato presso lIstituto di Fisica Teorica di Landau. Doctor Philosophiae Honoris Causa dellIstituto di Fisica Teorica di Bogolyubov, Ucraina. È Dirigente di Ricerca presso il CNR nel campo della Teoria della superconduttività e professore allUniversità Tor Vergata di Roma. Da anni si dedica alla divulgazione della Fisica Appassionato ed esperto di cucina italiana applica la fisica ai piatti tradizionali.
In collaborazione con
CNR - Istituto superconduttori materiali innovativi e dispositivi