Festival della Scienza

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Duemilatre, abbiamo voluto andare oltre| Duemilaquattro, abbiamo esplorato| Duemilacinque, abbiamo cercato nuove frontiere| Duemilasei, ci siamo appassionati alla scoperta| Duemilasette, abbiamo compreso che la chiave della vita è la curiosità| Duemilaotto, abbiamo raccontato la diversità| Duemilanove, abbiamo immaginato il futuro| Duemiladieci, abbiamo viaggiato verso nuovi orizzonti| Duemilaundici, abbiamo celebrato i 150 anni dell'Italia guardando oltre il presente| Duemiladodici, abbiamo celebrato l'importanza dell'immaginazione nella scienza| Duemilatredici, siamo ripartiti dalla bellezza| Duemilaquattordici, abbiamo affrontato un tema trasversale e sempre moderno: il tempo | Duemilaquindici, siamo andati alla ricerca dell'equilibrio

2003: “OLTRE”

Nella sua prima edizione, dal 23 ottobre al 3 novembre 2003, il Festival della Scienza affronta il tema dell’interdisciplinarietà della ricerca, condensando l’idea di una cultura scientifica in continua espansione nella parola chiave Oltre. Fin dall’esordio, lectio magistralis di autorevoli esponenti del panorama scientifico – dall’evoluzionista Niles Eldredge al paleontologo Ian Tattersall, dal genetista Luigi Cavalli Sforza al biologo Edoardo Boncinelli all’astrofisica Margherita Hack – si alternano a riflessioni insolite e originali (come nella seguitissima conferenza sulla scienza di Harry Potter) e suggestive performance teatrali come l’opera di Michael Nyman L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, tratta dall’omonimo libro del neurologo-scrittore Oliver Sacks. Vengono ideate le proposte di exhibit interattivi originali – da Semplice e Complesso a Le Meraviglie della Scienza – che arriveranno a rappresentare una cifra caratteristica del Festival, e un modello esportato con successo in tutto il mondo.
Fin da questa prima edizione la rassegna genovese manifesta una forte capacità di attrazione, con un totale di 136 mila visite nei dodici giorni della rassegna, dimostrando chiaramente che l’interesse per la scienza può essere un fenomeno di massa. Anche il popolo di Internet premia l’iniziativa: il sito Web dedicato, www.festivalscienza.it, registra tra ottobre e novembre oltre due milioni e mezzo di contatti.

2004: “ESPLORAZIONE”

Nella seconda edizione, che dal 28 ottobre all’8 novembre 2004 si inserisce nel quadro delle manifestazioni ufficiali per “Genova Capitale Europea della Cultura” e rientra tra gli eventi riconosciuti dall’Unione Europea nell’ambito della Settimana della Cultura Scientifica Europea (ESW), il Festival della Scienza affronta il tema chiave dell’Esplorazione: dalle nuove frontiere raggiunte nei più disparati campi d’indagine alla progressiva tendenza di molte scienze a uscire sempre più spesso dai confini del proprio ambito specialistico e a confrontarsi con altre discipline. Il programma si arricchisce di numerosi eventi speciali, spettacoli e performance, e acquisisce un maggiore respiro internazionale attraverso l’avvio del network Esciential, che porta a Genova mostre e laboratori a cura di diverse istituzioni europee impegnate nella comunicazione della scienza in ambito museale.

Intervengono alla seconda edizione del Festival, tra gli altri, il matematico John Barrow, l’antropologo Marc Augé, il neurobiologo Semir Zeki, tra i primi a stabilire un rapporto indissolubile tra arte e scienza, e lo scienziato cognitivo Jean-Pierre Changeux, uno dei padri indiscussi delle “scienze della mente”.

A sottolineare una tendenza sempre più diffusa, si intensifica la presenza di ricercatori che hanno valicato il confine della pura saggistica per dedicarsi all’attività narrativa in senso lato: tra questi, il chimico Carl Djerassi, inventore negli anni Cinquanta della pillola anticoncezionale e divenuto autore di romanzi e testi teatrali, che a Genova presenta una pièce dedicata a Il sesso nell’epoca della riproduzione meccanica.
La partecipazione aumenta del 21 per cento rispetto all’edizione precedente, toccando quota 165 mila visite. Tra gli eventi più seguiti, la mostra Leonardo da Vinci e la musica, viaggio alla scoperta di uno degli aspetti meno conosciuti della poliedrica genialità dell’artista-scienziato, attraverso l'esposizione di strumenti musicali di sua invenzione ricostruiti per l’occasione e inseriti in un ambiente interattivo che ricrea, mediante giochi, esperimenti acustici e proiezioni audiovisive, le suggestioni dell’universo culturale del Rinascimento.

2005: “FRONTIERE”

La terza edizione del Festival della Scienza, dal 27 ottobre all’8 novembre 2005, è dedicata al tema chiave delle Frontiere, come spazio di incontro e scontro tra il noto e l'ignoto, come limite da spostare costantemente in avanti, come confine e soglia tra i diversi saperi, da superare per conseguire nuove forme di ricerca interdisciplinare. A chiudere idealmente l’Anno Mondiale della Fisica proclamato dall’Unesco per celebrare il centenario della relatività di Albert Einstein, la kermesse viene inaugurata da una lectio del premio Nobel 1998 per la Fisica Robert Laughlin e prosegue inanellando interventi, tra gli altri, del cosmologo Martin Rees, del matematico padre dei frattali Benoit B. Mandelbrot, del pioniere della postgenomica Craig Venter, del teorico della terza cultura John Brockman.

Tra gli eventi speciali, spicca la prima mondiale per il Festival della Scienza de I figli dell'Uranio di Peter Greenaway: progetto di musica, teatro e installazioni su otto dei più illustri "figli" dell'uranio (che ne hanno previsto la scoperta, che l'hanno resa possibile, che ne hanno sfruttato le applicazioni, che ne hanno subito le conseguenze) e la mostra Acqua Aria Terra Fuoco dedicata ai quattro elementi, che ha coinvolto artisti, scienziati e musicisti nel tentativo di evocare, intrecciando percorsi e linguaggi, l'energia primordiale della natura. Il Festival 2005 vende il 50% in più di biglietti rispetto al 2004, per un totale di 216 mila visite. Oltre 27 mila persone, soprattutto ragazzi, visitano i laboratori interattivi dei Magazzini dell’Abbondanza: la formula peculiare e vincente delle mostre in programma è sempre più quella dell’approccio hands on, in cui il pubblico ha la possibilità di toccare con mano e verificare in prima persona la validità delle teorie scientifiche, interagendo con oggetti e situazioni per “imparare facendo”.


2006: “SCOPERTA”

Per la sua quarta edizione, dal 26 ottobre al 7 novembre 2006, il Festival della Scienza affronta il tema chiave della Scoperta e ottiene un’ulteriore investitura internazionale con la scelta dell’UNESCO di celebrare a Genova il 7 novembre, giornata conclusiva della manifestazione, la sua Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo attraverso l’incontro Scienza per la Pace organizzato in collaborazione con l’IPSO (Israeli-Palestinian Science Organization). L’appuntamento Unesco è l’ideale coronamento di un programma particolarmente ricco di contenuti e novità, che vede tra i relatori del Festival ben tre premi Nobel - Theodor Haensch, Nobel 2005 per la Fisica, Daniel Kahneman, Nobel 2002 per l’Economia, Torsten Wiesel, Nobel 1981 per la Medicina – oltre a personalità che hanno segnato la storia della ricerca e della divulgazione scientifica, dal fisico Fritjof Capra al presidente dell’Accademia delle Scienze francese Edouard Brézin, dal teorico della crittografia quantistica Artur Ekert alla fisica Lisa Randall, grande esperta di teoria delle stringhe e delle sue possibili implicazioni sul numero di dimensioni dell'universo in cui viviamo, dal poliedrico biologo evolutivo Robert Trivers al semiologo Umberto Eco.
Ancora una volta, il mondo della ricerca parla al grande pubblico anche attraverso le suggestioni del palcoscenico. Tra gli spettacoli proposti, l'insolita rilettura del mondo dei numeri (e non solo) di Matematico e impertinente. La scienza nello show del futuro: uno “spettacolo per luci, suoni e sogni” con protagonista il matematico Piergiorgio Odifreddi, liberamente ispirato a una raccolta di saggi, articoli e riflessioni del vulcanico ricercatore, tra scienza, religione, attualità politica, lingua e letteratura.
Tra gli eventi espositivi più seguiti, Matefitness, la prima Palestra della Matematica in cui scoprire quanto i numeri siano utili e divertenti in tante circostanze quotidiane, cimentandosi in prima persona con giochi, esperimenti, rompicapo, ginnastica per la mente e altre attività interattive originali e la suggestiva mostra Specchi, spettacolare interpretazione - attraverso esperimenti dai laboratori di ricerca più avanzati, moduli interattivi per comprendere come funziona la riflessione della luce, opere d’arte, cinematografiche e fotografiche, approfondimenti sul comportamento dei bambini e degli animali - del tema dello specchio, da sempre strumento paradigmatico dell’indagine scientifica e della speculazione filosofica sul sé e sull’altro da sé. L’edizione si chiude con un bilancio record: l’affluenza è pari a 250 mila visite e più di 60 mila biglietti venduti.

2007: “CURIOSITÀ”

La quinta edizione del Festival della Scienza, che dal 25 ottobre al 6 novembre 2007 affronta il tema chiave della Curiosità, consolida il successo di pubblico della manifestazione (con oltre 250 mila visite alle diverse iniziative in programma) e ne esalta la portata internazionale, confermandola come uno degli eventi di divulgazione scientifica più importanti in Italia e in Europa. Dopo l’inserimento del Festival tra le 10 best practices di divulgazione scientifica da parte della Commissione UE, la conferenza stampa di presentazione al CERN di Ginevra rappresenta un’ulteriore conferma del respiro internazionale della manifestazione.

La presenza all’incontro del co-ideatore del Web Robert Cailliau, protagonista di un affascinante intervento sulle nuove prospettive del sapere umano in relazione al progresso scientifico, sancisce inoltre il successo di una formula di presentazione innovativa che affianca alle consuete anticipazioni sul programma un importante momento di riflessione sulle ultime frontiere della divulgazione.
Tra gli eventi più seguiti dell’edizione 2007, la mostra Life: a Journey through Time, viaggio planetario sulle tracce dell’evoluzione attraverso gli scatti di Frans Lanting esposti per la prima volta in Italia, cui si affianca la straordinaria anteprima europea di un concerto sinfonico multimediale su musiche composte da Philip Glass come commento alle immagini; Tomorrow, suggestive opere di artisti contemporanei internazionali e sofisticati apparati scientifici in mostra per riflettere sulle principali sfide che il nostro pianeta si troverà ad affrontare nei prossimi anni: il riscaldamento globale e lo sfruttamento delle risorse; Space is the place, progetto speciale prodotto in esclusiva per il Festival della Scienza: un quartetto di musicisti di fama internazionale – Enrico Rava, Furio di Castri, Jon Balke e Patrice Heral – propone una riflessione originale sullo spazio profondo, tra samples, jazz, groove e suggestioni sonore.
Particolarmente autorevole la selezione di relatori della sezione conferenze che vanta, tra gli altri, il fisico e matematico Freeman Dyson, protagonista in prima persona di alcuni tra i momenti più significativi vissuti dalla fisica teorica del Novecento; la primatologa Jane Goodall, esperta del comportamento sociale degli scimpanzè; l’etologo e psicologo di Harvard, teorico di una grammatica morale universale, Marc Hauser; Jean-Marc Lévy-Leblond, il fisico e filosofo autore dell’acclamato La Vitesse de l’Ombre; il biologo molecolare dell’Ecóle Normale Supérieure di Parigi Michel Morange; il fisico e comunicatore che ha indagato le possibilità fantascientifiche più estreme della ricerca fisica Lawrence Krauss; il filosofo americano padre del naturalismo scientifico Hilary Putnam; il Premio Nobel per la Fisica Jack Steinberger; Marc Abrahams, il direttore degli “Annals of Improbable Research” e ideatore degli Ig-Nobel Awards, equivalenti satirici del Premio Nobel.
Un’edizione record, sia in termini di qualità che di quantità, anche per quanto riguarda l’attenzione dei mass media al Festival: sono infatti oltre 2500 i riscontri stampa registrati da parte di periodici, quotidiani, agenzie, radio, TV e siti Internet. Tutti i più importanti TG nazionali si occupano del Festival e cresce l’attenzione dei programmi di attualità, costume e società a dimostrazione della varietà e trasversalità raggiunta dall’articolato e multidisciplinare programma della manifestazione.

2008: “DIVERSITA’”

La sesta edizione del Festival della Scienza, dal 23 ottobre al 4 novembre 2008, sceglie come filo conduttore il tema della Diversità e si presenta con una grande novità: per la prima volta, le centinaia di appuntamenti in programma vengono articolati in sei percorsi narrativi, dedicati ad altrettanti aspetti del tema principale. Una scelta premiata dal successo di pubblico, che con oltre 250 mila visite conferma la manifestazione come punto di riferimento nella divulgazione scientifica in Italia e in Europa. La conferenza stampa di presentazione internazionale, che secondo la formula ormai collaudata affianca alle anticipazioni sul programma un evento con importanti voci del panorama scientifico mondiale, viene organizzata al Wellcome Trust di Londra e vede la partecipazione dello psicologo Nicholas Humphrey e dello scrittore Ian McEwan, protagonisti di un dialogo sul tema del writing and consciousness, coordinato dal caporedattore della rivista Nature Oliver Morton, che rispecchia il desiderio del Festival di stabilire un punto di contatto tra mondo scientifico e umanistico.

Tra gli eventi-clou dell’edizione 2008, spicca la prima esecuzione mondiale di Something Connected With Energy, opera inedita di Michael Nyman ispirata ai temi dell’energia e scritta dal compositore britannico appositamente per il Festival nell’ambito di un progetto multimediale prodotto da ERG. Il pubblico italiano ha poi la possibilità, per la prima volta, di scoprire i segreti della capsula spaziale Soyuz, arrivata dalla Russia ed esposta nella cornice del Palazzo Ducale di Genova. Ampio spazio viene riservato anche alle esposizioni e ai laboratori, fondamentali strumenti di riflessione, interazione e conoscenza: dal viaggio alla scoperta dell’omosessualità animale di Against Nature? a quello sulla ricerca e l’innovazione tecnologica di Oltre i sensi, passando per i percorsi didattici dedicati ai ragazzi e proposti, tra gli altri, da Polizia Municipale, Polizia Scientifica e Vigili del Fuoco.

Le lectio magistralis di due testimonial d’eccezione, il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza e il Nobel 2004 per la Fisica David Gross, aprono una serie di conferenze e incontri più nutrita e autorevole che mai. Dalle più prestigiose università, dai centri di ricerca internazionali, dalle redazioni delle maggiori riviste specializzate, arrivano l’oncologa Devra Devis, i neurobiologi Jean-Didier Vincent e Catherine Vidal, i climatologi Nigel Tapper e Gabrielle Walker, il microbiologo Kenneth Timmis, il giornalista James Geary. Il mondo della scienza italiano risponde con la vincitrice del premio “Inventore Europeo dell’Anno 2007” Catia Bastioli, l’astrofisica Giovanna Tinetti; il fisico Fabrizio Lillo, la genetista Elena Cattaneo, lo storico e demografo Massimo Livi Bacci.

Attraverso lo scambio di iniziative e collaborazioni con realtà estere di punta nel campo della divulgazione scientifica, il Festival costruisce anche un fitto network di proposte internazionali, di cui se ne trova traccia fin dal primo weekend, con il Wonders/EUSCEA Science Festival (W/E/S/08). Vero e proprio “festival nel festival”, il W/E/S invita il pubblico a eleggere l’esperimento migliore tra quelli proposti dai team di giovani ricercatori di sedici diversi paesi europei (la vittoria finale va all’università svizzera di Lugano, con il progetto Do Not Watch, Touch!). Il Padiglione Cinese fa registrare una straordinaria affluenza, grazie agli stand in cui i visitatori possono entrare in contatto con due antiche tradizioni locali, come quelle della cucina e della medicina (dall’agopuntura ai massaggi). Tra le nuove collaborazioni, si inserisce infine l’accordo con l’Associazione Marseille Provence 2013: un ideale passaggio di consegne tra capitali europee della cultura (Genova lo è stata nel 2004, Marsiglia lo sarà nel 2013) che dà vita a un articolato ciclo di incontri, laboratori, conferenze e spettacoli.

2009: "FUTURO"

Per la sua settima edizione, dal 23 ottobre al 1 novembre 2009, il Festival della Scienza sceglie un tema chiave particolarmente significativo in un’epoca attraversata da crisi, dubbi e incertezze: il Futuro. L’esplorazione del futuro salpa da un porto conosciuto e temuto come il virus HIV: la malattia simbolo del tramonto del Ventesimo secolo è protagonista della giornata d’apertura con Historie d’H, un’anticipazione del nuovo documentario di Luca Giberti presentato in anteprima mondiale a Genova e accompagnato da una conferenza a cui partecipa il più importante studioso del virus, il premio Nobel 2008 per la Medicina Luc Montagnier. Il pubblico del Festival ha seguito con curiosità e partecipazione l’articolato programma di Lectio Magistralis e conferenze, che attraverso la viva voce dei big della ricerca internazionale ha interpretato l’estrema varietà di contenuti e approcci al tema chiave Futuro. Tra le conferenze più seguite: Lee Smolin, La realtà del tempo e il significato di futuro in cosmologia · Jean-Pierre Luminet, Il destino dell'universo · Thomas Lucas, Buchi neri: l'altra faccia dell'infinito · Sören Hermansen, Samsø: l'isola dell'energia rinnovabile · Antonio Iavarone, Cellule staminali e tumori cerebrali · John Cacioppo, Solitudine · Stanislas Dehaene, I neuroni della lettura · Sandra Savaglio, Il futuro dell'universo · Edoardo Boncinelli, I miei lirici greci. 365 giorni di poesie

I laboratori si confermano il grande atout del Festival, interpretando le molteplici forme della divulgazione attraverso i linguaggi più originali e innovativi, che spaziano dall’interattività del gioco all’esperimento “hands on”. Tra le offerte espositive e laboratoriali che hanno registrato una maggiore affluenza di pubblico si conferma il Telecom Future Lab. Visitatissimi anche Incredibile Enel, Questo caldo, caldo, caldo mondo, FantaScienza, Digilandia, la Domus Archimedea, il Polo della Matematica a Palazzo del Principe, Da sei a cento zampe e Beyond. Vera e propria star di quest’edizione, il robot antropomorfo Asimo, per la prima volta in Italia proprio al Festival della Scienza, protagonista di affollatissimi show quotidiani.

Grande successo per 2984, originale rivisitazione al Teatro della Tosse del 1984 di George Orwell, e per Piano siderale, concerto dell’eclettico pianista Stefano Bollani nella storica cornice della Sala del Maggior Consiglio di palazzo Ducale. Tutto esaurito anche al Teatro Cargo per Darwin e Fitzroy, viaggiatori per caso, lezione divertente tra scienza e storia liberamente ispirata al libro Questa creatura delle tenebre di Thompson con protagonisti Luca Bizzarri e Patrizio Roversi. Particolarmente appezzati In Vitro 09, riflessione sui temi etici legati alla fecondazione, alla clonazione, alle mutazioni transgeniche in scena al Teatro dell’Archivolto, e Il Teatro dell’evoluzione, originale rilettura delle storie, le teorie, le vicende e le polemiche che hanno accompagnato l’evoluzionismo dal Diciannovesimo secolo ai giorni nostri ripercorse con precisione e ironia al Teatro Duse dallo storico della scienza Emanuele Coco e dal leader degli Elio e le Storie Tese. Tutto esaurito anche per Trio concertante nel nome di Galileo con protagonisti il Nobel per la Letteratura Dario Fo in video, il matematico Piergiorgio Odifreddi e lo storico della scienza Enrico Bellone.

In occasione dell’Anno italo-egiziano della Scienza e della Tecnologia, un’intera area viene dedicata al paese nordafricano, con attività interattive, conferenze su astronomia, medicina, matematica, alimentazione, bioagricoltura, archeologia, con la partecipazione di un’autorevole delegazione di scienziati del Paese ospite.

Il Festival della Scienza fa tappa a Palermo (4-13 dicembre 2009) trasferendo per la prima volta in un’altra città alcuni dei suoi format più riusciti.

2010: "ORIZZONTI"

L'ottava edizione, si è svolta dal 29 ottobre al 7 novembre 2010 e ha avuto come parola chiave Orizzonti. Il tema era quello della cooperazione scientifica tra i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. il Festival 2010 ha lanciato la Biennale del Mediterraneo. Dopo la fortunata esperienza della Cina nel 2008 e dell’Egitto del 2009, la formula del paese ospite è stata allargata a tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo.

I laboratori hanno come sempre riscosso grande successo. Sempre al completo i Magazzini dell’Abbondanza, mentre tra le offerte espositive e laboratoriali che hanno registrato una grande affluenza di pubblico Laser (tutto esaurito anche alle conferenze collegate), Giotto in 3D, Incredibile Enel. Visitatissimi anche Mediterraneo Dinamico e il Mediterranean Science Garden, soprattutto nelle giornate di sole. Gli spettacoli più seguiti Molto apprezzati gli spettacoli per i ragazzi, in particolare La danza delle api e Il nuvolo innamorato. Grande successo di qualità nell’offerta di spettacoli del Festival con Icaro ai confini del tempo, l’opera multimediale di Brian Greene e David Henry Hwang, e La consapevolezza delle ombre. Molto seguiti e apprezzati anche Circoscienza – che oltre all’esibizione di OrizzonTale ha divertito folle di grandi e piccini nell’atrio di Palazzo Ducale con i giochi dei funamboli - e Il Viaggiatore Onirico, lo spettacolo di Emanuele Conte al Teatro della Tosse.

Tra le conferenze più seguite: Riccardo Giacconi (Premio Nobel per la Fisica), L'astronomia a raggi X · Nassim Nicholas Taleb, Robustezza e fragilità · Gehrard Ertl (Premio Nobel per la Chimica), Dagli atomi alla complessità · Paolo De Bernardis, Orizzonti cosmici · Alva Noe, Perché non siamo il nostro cervello · Samir Zeki, L'arte e il cervello in dialogo · Pier Paolo Pandolfi, La rivoluzione biomedica · Piergiorgio Odifreddi, C'è spazio per tutti. Il racconto della geometria. · Ian Stewart, La piccola bottega delle curiosità matematiche del prof. Stewart

Il Festival è stato inoltre presente (dal 2 al 7 luglio 2010) a Torino per ESOF-European Science Open Forum 2010

2011: "150 E OLTRE"

Il tema della non edizione, che si è svolta dal 21 ottobre al 2 novembre 2011, rende esplicito il legame fra le Celebrazioni per l’Unità d’Italia e le conquiste scientifiche del passato, nell’ottica dell’innovazione e della crescita verso il futuro.

La coscienza di un Paese unito è ben presente prima del 17 marzo 1861; lo è in particolare negli uomini di scienza, che già vent’anni prima dell’Unità si riuniscono come Scienziati Italiani a Pisa, Torino, Firenze, Milano, Napoli, Genova, Venezia e in tante altre città italiane. Da allora, la scienza e l’inventiva italiana si sono espresse nelle eccellenze di singoli, imprese e istituzioni, contribuendo in maniera fondamentale allo sviluppo del sapere.

Oltre a volgere lo sguardo al passato, abbiamo voluto andare oltre l’orizzonte temporale delle Celebrazioni, per riconoscere ai protagonisti della ricerca scientifica italiana contemporanea il merito di lavorare alla trasformazione positiva del nostro Paese, offrendoci le risposte di cui abbiamo bisogno per affrontare il futuro.

È con una miscela di storia, umanità, scienza, curiosità e divertimento che abbiamo festeggiato l’Anno internazionale della Chimica e il Centenario del modello di atomo proposto da Ernst Rutherford, nonché l’Anno Internazionale delle Foreste e l’Anno Internazionale delle Persone con origini africane, proclamati dalle Nazioni Unite, e il centenario del raggiungimento del Polo Sud da parte di Amundsen e Scott

L'edizione 2011 ha celebrato i 150 dell'Unità d'Italia anche attraverso le grandi mostre che da cinque città della Penisola sono confluite nei più luoghi più suggestivi della città grazie al progetto 150 anni di Scienza. Migliaia di studenti da tutta Italia e dall’estero hanno invaso Genova, accompagnati dai progetti Galileo, Portami al Festival!, Alcamo, Niaf ed EASE. Il Festival è stato accompagnato da molti eventi di piazza, che hanno condito la scienza con il divertimento: dalle bombe nel sacco al Porto Antico fino al collegamento tra Palazzo Ducale e il San Francisco Bay Area Science Festival, dove si sono sfidati, la sera di Halloween, ragazzi italiani e americani in omaggio agli Stati Uniti, Paese ospite di questa edizione del Festival. Nel 2011 ha festeggiato i suoi 150 anni il MIT, il Massachussets Institute of Technology, che ha partecipato al progetto L’Italia dov’è con il MIT SENSEable City Lab e il suo direttore Carlo Ratti.

Numerosi gli appuntamenti che hanno visto la presenza di relatori americani: William Colglazier, consigliere per la scienza e la Tecnologia del segretario di Stato Americano, gli scienziati della NASA Waleed Abdalati e Joe Parrish, il provost del MIT Rafael Reif, il neuroscienziato Clifford Saron, l’informatico Michael Chorost, il saggista Evgeny Morozov, il fisico Stephen Hsu, l’antropologa Dean Falk, il biologo Donal Manahan, il biologo marino George Somero, gli scienziati spaziali Gordon Hurford e Gordon Emslie.

2012: "IMMAGINAZIONE"

Oltre 220.000 visite in undici giorni (25 ottobre – 4 novembre) per una edizione dedicata all'Immaginazione che ha portato a Genova tutta l’Europa, appena insignita del Nobel per la Pace. Grandi mostre e laboratori hanno animato il centro ma anche i luoghi più periferici della città, da Sampierdarena al Mercato del Carmine. Tanti eventi di piazza che hanno trasformato la scienza in un gioco. Incontri incentrati sul lavoro e sui giovani di Futuro Prossimo e "Italiax10. La formula dell’impresa" e l’impronta sempre più interculturale di un evento che ha ospitato anche l’Egitto con il ministro della Ricerca Scientifica Nadia Zakhary e che con la scuola EASE ha visto la partecipazione di 11 cinesi, 10 nigeriani, un albanese, un brasiliano, un turco e ragazzi da tutta Italia.  

Molto apprezzato, con oltre 35 mila visite, Enel 5.0: un museo interattivo che con tecnologie innovative e coinvolgenti ha raccontato ai visitatori il ruolo dell’elettricità nello sviluppo socio-economico del nostro Paese, ripercorrendone la storia e anticipando gli scenari futuri.

Grande successo per una delle mostre scientifiche più belle mai presentate, realizzata con il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e premiata come best exhibition al Shanghai Science Festival: Semplice e complesso, che ha registrato 5 mila visite. Ha affascinato il pubblico, con 3.500 visite, anche la mostra di Italo Rota Homines energetici, realizzata insieme a Repower: un dialogo aperto tra mobilità, efficienza estetica e tecnologia. 

Pubblico più che mai variegato per le tante conferenze, con un grande abbraccio di folla alla prima volta al Festival di Renzo Piano, che con Greg Farrington ha raccontato il progetto visionario di un “edificio che respira”, la California Academy of Sciences di San Francisco. Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale piena zeppa anche per le straordinarie scoperte sui neuroni specchio raccontate dal neurofisiologo Giacomo Rizzolatti, per le ipotesi suggestive sul sesso del cervello di Catherine Vidal e le teorie di Alan Turing sulla formazione delle strisce delle zebre spiegate da Ian Stwart. Grande interesse per i nuovi canali tematici del Festival. Il pubblico ha apprezzato molto Festival10, realizzato grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo.

Grande successo, poi, per la novità di questa edizione, il progetto Futuro Prossimo, realizzato con il Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Istat e grazie al sostegno di eni, Telecom Italia, Poste Italiane, Repower, Intesa Sanpaolo, Corriere della Sera e Wired: un palinsesto di dialoghi – visibili anche in streaming su festivalscienzalive.it e on demand su futuroprossimo.festivalscienza.it - che ha visto confrontarsi il mondo dell’istruzione, quello economico e produttivo e le istituzioni che si occupano di lavoro. 185 studenti eccellenti delle classi quarte e quinte degli Istituti superiori di tutta Italia hanno assistito ai confronti a due tra professionisti che operano con competenze diverse nello stesso ambito produttivo. Per farsi un’idea più chiara sul mondo del lavoro. Lavoro in primo piano e grande seguito anche per l’altra nuova formula di divulgazione della cultura: Italiax10. La formula dell’impresa, di Telecom Italia. Protagonisti 10 makers in ambito scientifico-tecnologico che sono riusciti a tradurre le loro ricerche in concrete idee di business.

2013: "BELLEZZA"

Nell’anno del suo decennale, il Festival della Scienza decide di ripartire dalla bellezza nel tentativo di muovere quello spirito di avventura che potrebbe consentirci di trovare nuove strade per uscire dal periodo critico che ha travolto la nostra società.

Una bellezza che si è diffusa per la città seguendo il consueto approccio e lo storico obiettivo del festival: rendere la scienza accessibile a tutti, appassionando il pubblico di ogni età – dagli studenti agli esperti – grazie alla varietà degli argomenti trattati, all'autorevolezza degli ospiti, alla partecipazione attiva alle iniziative, alla capillare diffusione sul territorio e a un programma che prevede conferenze, laboratori, mostre scientifiche e artistiche, spettacoli, incontri, tavole rotonde, exhibit, concorsi per start up e progetti speciali.

Il Festival si è svolto in date dall’alto valore simbolico, in cui ricorre l’esatto decennale della manifestazione: sempre dal 23 ottobre al 3 novembre, ma nel 2003, ebbe infatti luogo la prima edizione del Festival della Scienza.

Il premio Nobel per la Fisica Kostya Novoselov, l'etologo Bernd Heinrich, l'antropologa Nina Jablonski, il filosofo e naturalista David Rothenberg, l'astrofisico Robert Kirshner, il chimico Krzystof Matyajaszewski... sono solo alcuni dei tanti protagonisti che hanno arricchito con la loro presenza il programma del Festival 2013. 

2014: "TEMPO"

Oltre 180 mila visite in dieci giorni e grandi ospiti internazionali per la dodicesima edizione del Festival della Scienza, che dal 24 ottobre al 2 novembre ha illuminato Genova come capitale della Scienza. Protagonista il Tempo in tutte le sue sfaccettature, con grande attenzione verso quello presente. Il Festival ha colto nel segno programmando in anticipo questioni di attualità, come gli incontri sui cambiamenti climatici e il virus Ebola, dove il pubblico ha trovato risposte autorevoli su temi ormai quotidiani.

Laboratori, conferenze, mostre e spettacoli hanno risvegliato anche quest’anno la passione per la scienza e la solita, travolgente, voglia di imparare. Come con la conferenza sul Bosone di Higgs che ha attirato una folla da stadio, o con la lezione di meccanica quantistica che si è addirittura dovuta trasferire in piazza Matteotti con il pubblico sulla scalinata di Palazzo Ducale. Quest'anno il Paese ospite è stato la Francia ma sono venute in visita anche delegazioni da Cina, Giappone, Turchia e Russia. Grazie all'appoggio e alla collaborazione dell'Ambasciata di Francia in Italia e del Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca, il Festival ha ospitato alcuni dei testimoni delle migliori realtà scientifiche e imprenditoriali d'oltralpe. A partire dall’inaugurazione con Serge Haroche, premio Nobel per la fisica e direttore del Collège de France.

2015: "EQUILIBRIO"

Mostre e laboratori hanno invaso Genova, con un Festival diffuso che ha visto le varie sedi – da Palazzo Ducale a Palazzo della Borsa, dall’ex Ospedale psichiatrico di Quarto fino all’Osservatorio astronomico del Righi - ancora più affollate. Oltre 180 mila visite in undici giorni di Festival, 311 eventi e 398 relatori. L’attualità e le grandi sfide mondiali hanno incuriosito gli spettatori, che si sono messi in coda per Jared Diamond, fisiologo, ornitologo, geografo, autore del fondamentale saggio
Armi, acciaio e malattie, vincitore del Premio Pulitzer. Hanno affollato gli incontri dedicati alle false credenze sull’alimentazione, come quello con Tim Spector su Il mito della dieta, e per Conosci i tuoi polli, question time per sfatare le false credenze sulla nutrizione, Contro natura: dagli OGM al “bio”, sulle verità nascoste del cibo che portiamo in tavola. Le nuove frontiere della biologia hanno attratto il pubblico, numeroso all’incontro con Sheref Mansy (Creare una cellula artificiale) e a quello dedicato al futuro della medicina Biotecnologie per la salute. Fino alle nuove scoperte grazie alle neuroscienze, alle scienze cognitive e all’informatica sul cervello biologico e sul suo funzionamento, raccontate da Tomaso Poggio, direttore del laboratorio di intelligenza artificiale del MIT di Boston, in Svelare il mistero dell'intelligenza. Il genetista Edoardo Boncinelli ha incantato il pubblico, raccontando il viaggio lungo sette secoli della scienza, il tempo che divide Dante Alighieri da Albert Einstein. Seguitissimi anche la dimostrazione al violino, pianoforte e lavagna di Eugenia Cheng e l’omaggio del Festival a Luca Ronconi. Molto affollato l’incontro con Giorgio Parisi, professore di Fisica Teorica presso l’Università di Roma La Sapienza in Cercando l’infinito, l’omaggio che il Festival della Scienza ha tributato a uno dei pionieri della divulgazione: Tullio Regge. Applauditi e accolti da superstar anche i protagonisti di Rosetta, la missione che per la prima volta ha fatto atterrare un lander sul nucleo di una cometa (la 67P/Churyumov-Gerasimenko): Andrea Accomazzo, Amalia Ercoli-Finzi e Cesare Barbieri, che a Palazzo Ducale hanno raccontato la visionaria missione di vedere una cometa da vicino. Anzi: “Accarezzarla”. A cento anni dalla formulazione della Teoria della Relatività Generale da parte di Albert Einstein, la sua storia è stata raccontata da Giovanni Amelino-Camelia, che ha affascinato il pubblico della Sala del Maggior Consiglio. E ha mostrato l’equilibrio misterioso tra Einstein e Dirac, un equilibrio misterioso con Vincenzo Barone e Giulio Giorello. Molto apprezzati gli incontri del Global Systems Science, il progetto finanziato dalla Commissione europea dedicato alla ricerca nell’ambito dell’applicazione della scienza dei sistemi e dell’analisi dei dati alle sfide globali. La scienza si è fatta anche spettacolo: il Festival, quest’anno, ha organizzato otto rappresentazioni molto apprezzate a metà tra teatro e scienza come Light Mistery, Un equilibrio sopra la follia, Dialogo sopra una simmetria perduta e 8558 Hack. Il festival ha fatto il pieno di eventi da tutto esaurito: come A scuola di equilibrio, 9mesi e i laboratori al Planetario INAF. Grandi numeri anche per i laboratori Diversamente equilibrati... di natura, Scienziati squilibrati, Equilibrio di Nash, MasterRobot, Light Show, il robot iCub e Fisica in moto. Molto apprezzate per la loro qualità le mostre Enrico Fermi al Museo di Storia Naturale Doria, in occasione dell'Anno Internazionale della Luce proclamato dalle Nazioni Unite, Equilibrium a cura del Museo Ferragamo e allestita al Palazzo Grimaldi della Meridiana e 2015: ritorna al futuro! sui temi dell'eco-sostenibilità (a cura di IREN) a Palazzo Ducale.

Equilibrio, tra realtà e sogno: quell’anelito che spinge fino nello spazio, come “un moderno Ulisse alla ricerca dell’infinito”. Con queste parole, il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini ha presentato in un Palazzo Ducale con code da concerto rock la grande superstar del festival: Samantha Cristoforetti, @AstroSamantha.